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ISOLA DELLE FEMMINE IN VENDITA, SICILIA, PALERMO


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Sicilia - Palermo - Isola delle Femmine

Isole d'Italia

1.650.000 Euro

  • Interni: 494 mq
  • Esterni: 13,9 ha
  • N° camere: -
  • N° bagni: -

DETTAGLI TECNICI

  • TIPOLOGIA: isola
  • CONDIZIONE: torre in rovina (da ricostruire)
  • POSIZIONE: a breve distanza dalla costa (400 m)
  • ACCESSO: via mare, attracco privato
  • SUPERFICIE ESTERNI: 13,9 ha
  • GIARDINO: no
  • PISCINA: no
  • SUPERFICIE INTERNI: 494 metri quadrati
  • N° CAMERE: -
  • N° BAGNI: -
  • ANNESSI: no
  • ACQUA: -
  • ADSL: no
  • RISCALDAMENTO: -
  • GAS: -

CARATTERISTICHE: torre di avvistamento in rovina, vasche romane, ruderi medievali, spiaggia privata


ISOLA DELLE FEMMINE IN VENDITA, SICILIA, PALERMO


Situata a brevissima distanza da Palermo e dalla terra ferma (circa 300 m in linea d’aria), l’Isola delle Femmine si estende per circa 13,9 ettari con un altitudine massima sul livello del mare di 35 m, punto in cui sono visibili i ruderi di un’antica torre di avvistamento.

Una volta arrivati a terra via barca, varie città della Sicilia sono a portata: Palermo (19km; 40’), Monreale (21km; 40’), Trapani (92km; 1h 5’), Marsala (110km; 1h 25’) e Agrigento (189km; 2h 25’). Gli aeroporti più vicini sono Palermo Falcone-Borsellino (16km; 15’), Palermo Boccadifalco (16km; 15’), Trapani Birgi (97km; 1h 5’) e Catania Fontanarossa (223km; 1h 30’).

 

I fondali dell’isola sono facilmente raggiungibili anche da sub non professionisti, grazie soprattutto alla particolare limpidezza delle acque. Proprio questa limpidezza permette di ammirare le particolarissime forme di vita tipiche dell’isola e i vari resti di epoca greca e romana ormai sommersi.

Il territorio dell’isola è caratterizzato dalla tipica steppa mediterranea, popolata prevalentemente di malva, mandragola ed erba stella nella parte alta, che lasciano posto invece a salicornia e al ginestrino delle scogliere via via che ci si avvicina alla linea di costa. Ad abbellire il paesaggio contribuiscono delle bellissime fioriture di Iris e Romulea. La fauna è costituita prevalentemente da comuni lucertole, ma non mancano delle bellissime e poco comuni specie di farfalle.


ORIGINE DEL NOME: TRA LEGGENDA E FILOLOGIA


Leggenda vuole che un tempo tredici ragazze turche, colpevoli di crimini molto gravi, furono caricate dai parenti su una nave poi lasciata alla deriva. Una tempesta scagliò la nave su un piccolo isolotto, dove le ragazze vissero per sette lunghi anni in solitudine. Quando le famiglie, pentitesi del loro gesto, ritrovarono le figlie, decisero di non tornare in patria ma di fondare un piccolo paese di fronte all’isola, chiamandolo Capaci (Cca-paci, ovvero qui la pace). L’isola di fronte fu rinominata Isola delle Femmine.

 

Il nome dell’isola ha tuttavia origine incerta, se consideriamo la sola storia trascurando le leggende. Sappiamo per certo che sia frutto di un lungo processo d’italianizzazione. La tradizione popolare riporta il toponimo Insula Fimi, probabilmente storpiatura locale di un più vecchio Insula Eufemi (dove Eufemio è il nome del governatore bizantino della Sicilia nel IX secolo d.C.). Il nome potrebbe però anche derivare dal termine Fimis, latinizzazione dell’arabo fim (letteralmente insenatura, stretto) che indicava probabilmente lo stretto braccio di mare tra l’isola e la terraferma.


LA STORIA DELL'ISOLA: LE VASCHE ROMANE E LA TORRE DI CAMILLIANI


Sull’isola sono presenti dei resti di epoca romana, probabilmente risalenti al periodo successivo la seconda guerra punica, sotto forma di vasche in pietra e calcestruzzo per la preparazione di un piatto tipico di quell’epoca a base di pesce.

Al medioevo risalgono invece il pozzo e alcune vasche impiegate per la raccolta delle acque piovane.

 

La torre presente al sommo dell’isola fu costruita nel XVI secolo come parte di un progetto di difesa della Sicilia contro gli attacchi delle navi barbaresche (il progetto affonda le sue radici nel XIV secolo e fu portato poi avanti per diversi anni secondo necessità). Come per varie altre torri coeve, è riconoscibile nel progetto la mano dell’architetto fiorentino Camillo Camilliani, più famoso per lo spostamento e rimaneggiamento della Fontana Pretoria di Palermo. Proprio Camilliani, ne Il libro delle torri marittime designava il punto esatto in cui collocare la torre e ne sottolineava l’utilità: “[…] là dove era necessario farsi la torre designata in visita, sì come oggi s’è fatto, e sta in buon termine; questa rende grandissima sicurtà a naviganti di quelle marine, et anco ai viandanti”.

Originariamente su due piani e oggi costituita dal solo piano terra, la torre presenta una base quadrata (247 mq). Il piano terra era diviso in tre ambienti coperti con volte a botte usati come cisterna (due locali) e polveriera. Dalla polveriera si saliva al piano superiore tramite dei fori nella volta per giungere agli alloggi della guarnigione e da qui, tramite una scala in legno, si aveva accesso al tetto su cui erano presenti i pezzi d’artiglieria.

La torre è attualmente in stato molto degradato, anche a seguito dei pesanti danni riportati durante lo sbarco anglo-americano in Sicilia nell’ambito dell’Operazione Husky nel 1943. Dopo il conflitto, la torre non è mai stata sottoposta a restauro e l’incuria ha contribuito all’ulteriore degrado della torre.

L’edificio è ricostruibile rispettando la cubatura originale ed è possibile ottenere un finanziamento dall’Unione Europea o dal Ministero dei Beni culturali per lavori di ristrutturazione o per un eventuale sviluppo culturale e turistico dell’isola, sempre nel totale rispetto del vincolo ambientale presente.

 

Infatti, dal 1997 l’isola è inclusa nella Riserva Naturale Orientata Isola delle Femmine ed è attualmente gestita dalla LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli). Anche l’Unione Europea ha riconosciuto l’importanza del sito che è dunque stato classificato dapprima come SIC (Sito d’Importanza Comunitaria) e successivamente come ZSC (Zona Speciale di Conservazione).


USO E POTENZIALITÀ


L’acquisto dell’isola è un’opportunità unica per chi è alla ricerca di un “trophy asset”: un utilizzo parzialmente privato o semplicemente un’opera di recupero e salvaguardia di un bene unico nel suo genere.

Il restauro conservativo della torre permetterebbe di renderla utilizzabile come residenza privata, immobile di rappresentanza, immagine aziendale oppure la realizzazione di un museo che permetta ai turisti di apprezzare non solo il carattere naturalistico dell’isola ma anche quello storico, artistico e archeologico.


CITTA' VICINE


Tutte le distanze sono calcolate a partire dal centro costiero di Isola delle Femmine: Palermo (19km; 40’), Monreale (21km; 40’), Trapani (92km; 1h 5’), Marsala (110km; 1h 25’), Agrigento (189km; 2h 25’)


AEROPORTI VICINI


Palermo Falcone-Borsellino (16km; 15’), Palermo Boccadifalco (16km; 15’), Trapani Birgi (97km; 1h 5’), Catania Fontanarossa (223km; 1h 30’)

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Rif. 1523 / Isola delle Femmine

ISOLA DELLE FEMMINE IN VENDITA, SICILIA, PALERMO

Isola delle Femmine - Palermo - Sicilia

Prezzo: 1.650.000 Euro

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