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LA MAGIA DELLA VALTIBERINA TRA UMBRIA E TOSCANA
La Valtiberina è la terra in cui si trova il confine più a nord tra Umbria e Toscana. Comprende alcuni comuni delle province di Perugia ed Arezzo ed accompagna il fiume Tevere nella sua parte iniziale. È una zona ricca di fascino sotto il profilo paesaggistico, culturale, storico, religioso e artistico, ma anche per ciò che riguarda gli eventi organizzati in riferimento a tradizioni e feste popolari. Costituita da paesi di origini medievale che conservano intatta l’importanza di un glorioso passato e da una natura variegata e spettacolare in ogni sua sfaccettatura (dai boschi che “rivestono” le cime più elevate, alle coltivazioni che caratterizzano le colline e il tratto di pianura che segue di pari passo il corso del Tevere). Il territorio è contraddistinto dalla presenza di castelli, eremi, pievi, chiese, monasteri, case coloniche, ville ed incantevoli palazzi. La Valtiberina è stata per diversi secoli crocevia di contese territoriali, ma anche luogo di incontro di civiltà diverse. Una storia di grande rilievo soprattutto durante il periodo medievale e in epoca rinascimentale. In questa terra sono tra l’altro nati due dei più importanti artisti di tutti i tempi: Piero della Francesca a Sansepolcro e Michelangelo Buonarroti a Caprese Michelangelo.
Il territorio viene suddiviso in due zone distinte: la Valtiberina è la parte toscana e comprende i comuni di Sansepolcro, Anghiari, Pieve Santo Stefano, Monterchi, Caprese Michelangelo, Badia Tedalda e Sestino, mentre Alta Valle del Tevere è la parte umbra e racchiude i comuni di Città di Castello, Umbertide, Citerna, San Giustino, Montone, Pietralunga, Monte Santa Maria Tiberina e Lisciano Niccone.
La Valtiberina è ricca anche sotto il profilo faunistico. Tra le specie di animali presenti nel territorio figurano anche lupi, cinghiali, caprioli, daini, volpi, istrici, tassi, lepri e un’incredibile varietà di uccelli. Per apprezzare in pieno le eccellenze paesaggistiche della zona sono stati istituiti percorsi escursionistici ad hoc.
Alla base dell’economia tiberina ci sono artigianato di qualità (lavorazione di legno, ferro, stoffe, ceramica e oro, arte del merletto, trina del tombolo), piccole industrie (in primis per ciò che concerne settore tessile ed alimentare), agricoltura (coltivazione di tabacco bianco e nero) ed allevamento (ovini e suini ma anche nelle zone montane la vacca di razza chianina). Prodotti tipici del territorio sotto il profilo alimentare sono miele, olio, formaggio, salumi, funghi. Vere e proprie eccellenze che possono essere gustate in quasi tutti i comuni della Valtiberina (o dell’Alto Tevere Umbro) e che vengono messe in risalto nelle numerose sagre paesane organizzate ogni anno.
Al centro della Valtiberina Toscana si trova la Diga di Montedoglio, importante bacino irriguo artificiale che è stato costruito a partire dal 1977 e fino al 1993. L’invaso raccoglie le acque del Tevere e di due affluenti (il Tignana e il Sovara), rappresenta una risorsa rilevante per l’agricoltura del territorio ed è parte integrante di questa terra anche sotto il profilo paesaggistico.
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LE PERLE DELLA VALTIBERINA TOSCANA
La Valtiberina Toscana è da sempre una zona piena di fascino e nell’ultimo periodo è diventata importante anche sotto il profilo turistico. Al suo interno si trovano 7 comuni ricchi di luoghi da visitare e di monumenti di particolare prestigio. Ecco una rapida carrellata delle bellezze da visitare.
- Sansepolcro. È conosciuta nel mondo in quanto città natale di Piero della Francesca, il pittore italiano più importante dell’intero Rinascimento. L’artista nacque tra il 1416 ed il 1417 da una famiglia di artigiani e di commercianti, apprese i primi rudimenti dell'arte nella bottega di Antonio d'Anghiari e si trasferì a Firenze, dove nel 1439 collaborò con Domenico Veneziano. La sua arte si basò sullo studio della prospettiva e dello spazio, sulla luminosità e sull’attenzione dei particolari. Piero della Francesca morì il 12 settembre 1492 a Sansepolcro. All’interno del Museo Civico biturgense sono conservati alcuni dei suoi affreschi più famosi: la Resurrezione, il San Giuliano, la Madonna della Misericordia, il San Lodovico. Sansepolcro è importante non solo perché città natale di Piero della Francesca, ma anche per la bellezza del suo centro storico (uno degli esempi più chiari di civiltà medievale e rinascimentale). Tra i luoghi più affascinanti della città la Cattedrale d’epoca romanica dedicata a San Giovanni Evangelista, la Chiesa gotica di San Francesco, la Chiesa del Buon Gesù, la Chiesa di San Rocco, la Piazza Torre di Berta (torre distrutta dai nazisti nel 1944), Porta Romana e Porta Fiorentina (unite dallo splendido corso cittadino), Palazzo delle Laudi, il Museo Civico, il Teatro Dante, la Fortezza e fuori dall’abitato la Chiesa di Montecasale. La città fu ricostruita dopo il devastante terremoto del 1352. Sansepolcro è la città natale non solo di Piero della Francesca, ma anche di Luca Pacioli, inventore della partita doppia e del sistema binario.
- Anghiari. Splendido borgo medievale la cui parte antica è completamente circondata da mura ancora oggi perfettamente conservate. È il paese della “Battaglia di Anghiari”, scontro datato 29 giugno 1440 che fece registrare il successo dell’esercito guidato da Firenze contro i milanesi capitanati da Niccolò Piccinino e che fu importante passaggio nella ridefinizione dei confini del Granducato di Toscana. La “Battaglia di Anghiari” fu resa celebre da Leonardo Da Vinci che la dipinse nel Salone de’ Cinquecento di Firenze (opera d’arte poi scomparsa ed ancora oggi avvolta nel mistero). Le mura antiche, gli affascinanti vicoli del centro storico, la parte di borgo arroccata all’interno della cinta muraria e l’inconfondibile quanto ripida Ruga di San Martino (strada che divide la parte vecchia da quella nuova) regalano ad Anghiari un incredibile fascino e lo rendono “cartolina” di rara bellezza. Tra i luoghi simbolo figurano Piazza Baldaccio, Piazza Mameli, Piazza del Popolo, Palazzo Taglieschi (sede del Museo Statale), la Chiesa della Propositura, la Chiesa di Santo Stefano (risalente all’VIII secolo), il Palazzo Comunale con la facciata ornata di stemmi di antichi vicari, il Palazzo del Marzocco (in cui oggi si trova il Museo della Battaglia e di Anghiari), la Chiesa della Croce, la Badia di San Bartolomeo Apostolo, il Campano, Porta Sant’Angelo, il Bastione del Vicario, la Chiesa di Sant’Agostino ed il Teatro dei Ricomposti. Fuori rispetto al centro storico si trovano altri luoghi di interesse come il Castello di Montauto, il Castello di Galbino, la Villa de La Barbolana, la Pieve di Santa Maria a Sovara, la Chiesa di Corsano di San Leo, il Castello di Pianettole e il Castello di Sorci.
Anghiari vanta antiche ed importanti tradizioni per quello che concerne mestieri quali armaioli, ferraioli ed intagliatori del legno. Un paese da sempre legato all’artigianato e che ancora oggi porta avanti con orgoglio le sue eccellenze soprattutto in riferimento a restauratori di mobili antichi e settore orafo. Non a caso uno dei principali appuntamenti della stagione anghiarese è la Mostra Mercato dell’Artigianato della Valtiberina Toscana (in programma tra fine aprile e inizio maggio).
- Caprese Michelangelo. Paese di montagna caratterizzato da incantevoli paesaggi e da un centro storico in pietra. Caprese è però soprattutto il paese in cui il 6 marzo 1475 nacque Michelangelo Buonarroti, scultore, pittore, architetto, poeta, in poche parole uno dei più conosciuti e apprezzati artisti di sempre. Le principali attività praticate dagli abitanti di questo splendido borgo sono la raccolta di funghi (compresi i pregiatissimi porcini) e di castagne, la lavorazione del legno e la ristorazione. I boschi che la circondano sono costituiti da castagneti e da faggete secolari. Da visitare la biblioteca e il museo dedicati a Michelangelo, la Chiesa di San Giovanni Battista e tutti quei luoghi caratterizzati dalla bellezza della natura.
- Monterchi. Qui si trova uno dei più prestigiosi affreschi di Piero della Francesca, “La Madonna del Parto”. Il grande artista la dipinse tra il 1455 e il 1465 e che poi regalò a Monterchi, paese natale di sua madre. Tra i luoghi più interessanti di questa cittadina l’omonimo museo in cui è conservato il capolavoro di Piero della Francesca, la Cappella di Santa Maria di Momentana, la Chiesa di Sant’Apollinare situata in località Le Ville. Dal 1927 al 1939 è stato parte della provincia di Perugia.
- Pieve Santo Stefano. Cittadina conosciuta soprattutto perché sede dell’Archivio Diaristico Nazionale, uno dei più importanti archivi pubblici del mondo. Qui sono raccolti scritti di persone comuni in cui si riflettono, in varie forme, la vita di tutti e la storia d’Italia: diari, epistolari e memorie autobiografiche, storie di uomini e donne provenienti da tutto il mondo che rappresentano preziose testimonianze e spaccati di vita. Luoghi simbolo del paese sono il Palazzo Comunale, l’Eremo di Cerbaiolo, Castello Brancialino, Castello di Mignano. Pieve Santo Stefano è circondata da splendidi paesaggi costituiti in prevalenza da boschi.
Sotto il profilo istituzionale e politico della Valtiberina Toscana fanno parte anche altri due comuni:
- Badia Tedalda. Situato in una posizione considerata da sempre strategica e per questo motivo in passato oggetto di scontri e terra molto ambita. Caratterizzata dal paesaggio tipico della media montagna e dalle foresti presenti nel territorio. Una delle principali attività sotto il profilo economico ed occupazionale è fino dai tempi più antichi la pastorizia. Tra i luoghi più belli l’Abbazia di San Michele Arcangelo. Badia Tedalda è il capoluogo della riserva naturale dell'Alpe della Luna ed offre infinite possibilità per vivere la natura.
- Sestino. È il comune più orientale della Toscana (di cui fa parte a tutti gli effetti dal 1520) ed è una località conosciuta per la sua particolare formazione geologica. Paese di montagna caratterizzato da verdi boschi e da una splendida natura. Da visitare il Museo Archeologico Antiquarium e la Chiesa di San Michele.
La Valtiberina Toscana è zona molto importante anche a livello ambientale. Doveroso citare in questo senso il Parco dei Monti Rognosi e della Valle del Sovara, la Riserva Naturale Alto Tevere, la Riserva Naturale Alpe della Luna e la Riserva Naturale Sasso di Simone.
I LUOGHI PIU’ BELLI DELL’ALTO TEVERE UMBRO
L’Alto Tevere comprende 8 comuni della provincia di Perugia. Si tratta di una zona densamente popolata ed intensivamente coltivata, con una importante presenza di insediamenti industriali ed artigianali. Il territorio è in prevalenza collinare e montano (dove sono situati incantevoli borghi medievali e fitti boschi), mentre la pianura si trova soltanto nella zona immediatamente a ridosso del fiume Tevere.
Ecco i comuni che fanno parte della Valtiberina Umbra:
- Città di Castello. È il comune più importante dell’Alta Valle del Tevere e possiede un centro storico molto suggestivo (ricco di monumenti antichi, di importanti testimonianze culturali, artistiche e religiose). Luoghi più affascinanti di Città di Castello sono il Santuario Mariano di Santa Maria delle Grazie, la Cattedrale dei Santi Florido e Amanzio con il Campanile Cilindrico, il Museo Capitolare, la Chiesa di San Francesco, Palazzo dei Priori, la Chiesa di San Domenico, la Torre Civica, Palazzo del Podestà, Palazzo Vitelli, Palazzo Vescovile e la Pinacoteca Nazionale. Motivo di orgoglio per la città tifernate è la Collezione Burri, ospitata nell'elegante edificio rinascimentale di Palazzo Albizzini e composta da 257 opere.
Nei dintorni di Città di Castello si trovano importanti edifici come il Santuario della Madonna di Belvedere, il Santuario della Madonna di Canoscio e Villa Montesca.
- Citerna. Borgo di origine etrusca situato su di una verde collina che domina l’Alta Valle del Tevere. A causa della sua particolare posizione strategica è stato centro ambito nelle differenti epoche storiche (soprattutto durante il Medioevo). Di pregevole fattura la Chiesa di San Francesco, la Chiesa di San Michele Arcangelo, i camminamenti medievali lungo le mura, i resti dell’antica rocca ed il Santuario di Santa Maria di Petriolo. È tra i Borghi più belli d’Italia.
- Lisciano Niccone. Borgo di antichissime origini. Di grande pregio il Castello di Lisciano, i castelli di Reschio, Sorbello e Pierle, la Chiesa di San Tommaso, la Chiesa di Santa Maria delle Corti. Senza dimenticare la vista da favola sul Lago Trasimeno, le verdi colline circostanti ed i paesaggi mozzafiato che caratterizzano questa terra.
- Monte Santa Maria Tiberina. Ha origini antiche, ha mantenuto intatto il tessuto urbanistico medievale e grazie alla sua posizione collinare può vantare una vista panoramica di ineguagliabile bellezza. Tra i luoghi principali la Pieve di Santa Maria al Monte, Palazzi dei Marchesi, il Castello di Lippiano, l'Abbazia e la Torre di Marzana. Tutto il centro storico (segnato dall’unico ingresso di Porta Santa Maria, dagli eleganti palazzi e da caratteristici vicoli) è di pregevole fattura e di sicuro interesse. Fino al 1927 faceva parte della provincia di Arezzo, poi è passato sotto Perugia. Il territorio è ricoperto da boschi di castagni, lecci, faggi e querce ed è particolarmente adatto alla raccolta di funghi e tartufi. L'agricoltura, caratterizzata dalle coltivazioni della vite e dell'ulivo, si affianca all'allevamento di ovini, bovini ed equini.
- Montone. La fama di Montone è legata alla famiglia Fortebracci che con Andrea, detto Braccio, capitano di ventura tra i più famosi dell’epoca (tra il tredicesimo e il quattordicesimo secolo) raggiunse notorietà e prestigio. Tra i luoghi simbolo della città la Chiesa di San Francesco, la Pieve di San Gregorio, il Museo e la Collegiata di Santa Maria.
- Pietralunga. Sorge in una zona collinare. Tra i luoghi da visitare la Pieve di Santa Maria, il Santuario della Madonna dei Rimedi, la Chiesa del Gonfalone, la Rocca Longobarda, l’ex Convento di Sant’Agostino, Porta del Cassino, Palazzo del Capitano, la Torre dell’Orologio, Palazzo Comunale, Palazzo del Gonfaloniere e gli stretti vicoli del centro storico. Pietralunga è ancora oggi circondata da mura e ha conservato l'aspetto di borgo medievale.
- San Giustino. Luogo ricco di storia e di fascino che confina con Sansepolcro e che rappresenta il limite tra Alto Tevere Umbro e Valtiberina Toscana. Da visitare Castello Bufalini (al cui interno di trova un bel parco all’italiana con labirinto), Palazzo del Municipio e la Chiesa del Santissimo Crocifisso. Di notevole interesse Villa Cappelletti e Villia Graziani. Nel suo territorio si trova Cospaia che fu Repubblica indipendente dal 1440 al 1826. Qui nel 1575 fu coltivato il primo tabacco d'Italia.
- Umbertide. Sorge su una verde vallata dominata dal Monte Acuto alla sinistra del fiume Tevere. Distrutta e poi ricostruita intorno alla fine del settecento con il nome di Fratta, fu chiamata Umbertide in seguito alla annessione al Regno d’Italia. Da visitare la Collegiata di Santa Maria della Reggia, la Chiesa di San Francesco, la Chiesa di San Bernardino, il Palazzo Comunale e la rocca medievale che può essere considerata il simbolo della città e che ora ospita il Centro di Esposizioni d'Arte Contemporanea. Per quello che riguarda la zona di periferia merita di essere citato il Castello di Civitella Ranieri.
PRODOTTI TIPICI ED ECCELLENZE CULINARIE DELLA VALTIBERINA
La Valtiberina e l’Alto Tevere sono rinomati anche per le numerose e gustose specialità tipiche della cucina locale. Prodotti genuini e tradizioni antiche si uniscono dando vita ad un mix di assoluta qualità. Utilizzando le prelibate materie prime che la terra propone (funghi, tartufi, castagne, frutta, verdura) e i prodotti che si ricavano dall’allevamento di bestiame (carni, formaggi, latte) vengono elaborati piatti di differente sostanza anche se di eguale bontà. Eccellenze che spesso si ritrovano anche in altri luoghi di Toscana ed Umbria a cui si aggiungono particolarità praticamente esclusive del territorio tiberino. Ecco una rapida carrellata:
- brustichino (pane abbrustolito condito con aglio, olio e sale).
- panzanella (pane bagnato raffermo condito con verdure).
- bringoli al sugo finto di Anghiari (spaghetti più grossi rispetto alla norma fatti con acqua e farina).
- polenta.
- ribollita.
- pasta fatta in casa.
- carni arrostite alla brace e bistecca alla fiorentina.
- cacciagione cucinata in differenti maniere.
- ciaccia fritta o farcita.
- zuccherini.
- cantucci (biscotti secchi alle mandorle).
Tra i prodotti tipici del territorio anche il vino DOC Colli Altotiberini, di colore rosso rubino con odore vinoso e gradevole, sapore asciutto e rotondo.
FESTE ED EVENTI DELLA TRADIZIONE TIBERINA
Numerose e di vario genere le tradizioni popolari che animano ogni anno i 15 comuni tiberini: rievocazioni storiche, eventi sportivi, sagre paesane, rassegne legate ad arte e cultura. Un mix di qualità e divertimento per soddisfare ogni genere di palato. Ecco gli avvenimenti principali.
- Palio della Balestra a Sansepolcro. Sfida di tiro alla balestra tra i rappresentanti di Gubbio e Sansepolcro che si presentano al sentito appuntamento abbigliati con costumi medievali e dotati di armi antiche. Due le date: la prima domenica di maggio in terra umbra, la seconda domenica di settembre nella località toscana. I balestrieri devono centrare il bersaglio con una freccia scagliata da una balestra dalla distanza di 36 metri. A vincere è il comune che totalizza il maggior numero di punti. Si svolge ininterrottamente dal XV secolo ed è aperta dalla caratteristica sfilata dei vari gruppi storici.
- Fiere di Mezza Quaresima a Sansepolcro.
- Palio della Vittoria ad Anghiari. Si disputa ogni 29 giugno a celebrazione della Battaglia di Anghiari che fu combattuta il 29 giugno 1440 nella piana che separa Anghiari da Sansepolcro (fu decisiva per ridisegnare i confini della Toscana, fu immortalata da Leonardo da Vinci in un’opera che ancora oggi rimane avvolta da grande mistero). La giornata inizia con l’ingresso in Piazza Baldaccio dei cortei storici provenienti dalle città che presero parte alla battaglia e si conclude al calar del sole con una particolare corsa podistica effettuata in salita lungo i 1440 metri di gara (dal luogo che ricorda lo scontro fino alla piazza del paese salendo per la difficile “Ruga di San Martino”). La competizione premia il comune di appartenenza dell’atleta vincitore ed è caratterizzata dal fatto che i corridori possono ostacolarsi fisicamente (spinte e trattenute) danneggiando i rivali o proteggendo il proprio capitano. La rievocazione fu sospesa per tanti anni a causa di episodi troppo violenti ed è stata riproposta in chiave moderna a partire dal 2003.
Sempre ad Anghiari si svolgono altri eventi di livello come Tovaglia a Quadri (spettacolo teatrale raccontato in 4 portate nella piazzetta del Poggiolino, nel cuore del centro storico), la Mostra Mercato dell’Artigianato della Valtiberina Toscana, il Festival dell’Autobiografia, L’Intrepida (pedalata cicloturistica non competitiva su bici d’epoca) e i Centogusti dell’Appennino (mostra di sapori tipici della Toscana).
- Festival delle Nazioni a Città di Castello. Rassegna di musica da camera nata nel 1968 che nel corso delle edizioni ha raggiunto enorme prestigio internazione. Si svolge tra fine agosto e inizio settembre. Ogni anno ospita una nazione europea di nobili tradizioni musicali che si esibisce in vari concerti. Questo con l’auspicio di favorire l’integrazione tra diverse culture, di mettere in risalto le eccellenze delle varie scuole artistiche e di far conoscere al pubblico italiano musica di differente origine.
Tra gli eventi più importanti che si svolgono a Città di Castello figurano anche la Mostra del Tartufo, le Fiere di San Florido, la Mostra Internazionale di Arte Prepiale, la Mostra del Cavallo e la Mostra del Fumetto.
- Premio Pieve a Pieve Santo Stefano, concorso organizzato dall’Archivio Diaristico Nazionale che premia le storie più belle raccontante sottoforma di diario.
A Pieve Santo Stefano si svolgono anche la Sagra del Prugnolo (maggio) e la Cronoscalata dello Spinto (gara automobilistica in salita di richiamo ed interesse per tutti gli appassionati di motori).
Questi gli eventi principali in riferimento agli altri comuni:
- A Monterchi la Sagra della Polenta (a settembre) e il Presepe Vivente (in località Le Ville).
- A Caprese Michelangelo Festa della Castagna
- A Sestino la Sagra della Bistecca Chianina.
- A Monte Santa Maria Tiberina la festa dell'Ascensione. Il sindaco come da antica tradizione consegna le chiavi d’argento all'entrata del paese alla Madonna che poi viene portata in solenne processione.
- A Pietralunga ad agosto si svolge il Palio della Mannaia, mentre a inizio ottobre si tiene la Mostra-mercato del tartufo e della patata (due tra i più importanti prodotti tipici della zona).
- A Montone. Durante la settimana di ferragosto si svolge la rievocazione della Donazione della S. Spina con sfilate e tornei in costume d'epoca.
A cavallo tra la fine del 2014 e l’inizio del 2015 si è tenuta la prestigiosa mostra “Burri incontra Piero della Francesca” che ha unito in un unico grande avvenimento due straordinari artisti dello stesso territorio (uno di Città di Castello, l’altro di Sansepolcro), ma di differenti epoche.
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